Gli occhi non sono bravi a giocare a nascondino
anche quando se ne stanno bassi non possono celare il sorriso vero
come un bimbo che coprendosi il volto si convince di sparire
il sorriso pensa di non esser visto dietro a quel ricciolo in coda all'occhio
Si affaccia come qualcuno ad una finestra
da quel cantuccio caldo ti fa "ciao" con un battito di ciglia e ti invita ad entrare, questa volta per restare
"Per di qua, non potete sbagliare! Proseguite dritti fino alla stanza grande, quella del mio cuore"
"He had learned his lesson. Choices are made in a few seconds and paid for in the time that remains. A prime number is inherently a solitary thing: it can only be divided by itself, or by one; it never truly fits with another. (The solitude of Prime Numbers)"
Tuesday, November 27, 2012
filastrazzia #1
Tuesday, October 23, 2012
dalla A alla Z
e la stretta al cuore che sento non è tristezza, è una dolce nostalgia.
Monday, October 15, 2012
Poezzia #8
Wednesday, October 10, 2012
Poezzia #7
Friday, October 5, 2012
Poezzia #6
ma se fossi su una pagina diversa da qualcuno che vorrei, salterei alcuni capitoli avanti o indietro anche solo per vedere l'effetto che fa
ma quella sono io
non significa che chiunque lo vorrebbe fare
si potrebbe ciondolare tra i racconti
ci si potrebbe anche solo accontentare di essere nello stesso capitolo
perfino anche solo nello stesso libro
ma io no
non resisterei alla tentazione
sbircerei sulla pagina affianco
ti cercherei tra le righe
sperando di trovarti
correrei senza un ordine prestabilito tra gli eventi
per trovarmi davanti a te e ridere, ridere, ridere
fino a lacrimare di stupida allegria
bagneremmo la carta della nostra pagina
e cadremmo a pancia all'aria nella pagina seguente
per schiacciare un pisolino sulle parole più morbide
quelle che non hanno mai
FINE.
Thursday, October 4, 2012
Poezzia #5
si trascinano lenti
non avvengono da sé
battiti come passi pesanti di gambe stanche
il cuore va spinto in una qualche direzione
non si lascia spostare facilmente
resiste forte, fermo
una roccia
di quelle difficili da scalare
senza appigli
la cima troppo lontana
ogni sforzo sembra perso nel nulla
battiti che svaniscono nella tentazione di lasciare la presa
e godere del silenzio
un tonfo improvviso
e poi un altro ancora più intenso
batte ancora
lentamente ricomincia
batte a piedi scalzi
sulle punte
tuo malgrado
sei vivo
anche se non sembra
Friday, September 28, 2012
Poezzia #4
Tagliente, fa male
Una lama che divide una giornata mite da una nottata piacevole
Una scortese parentesi sgrammaticata
È l ora che costringe alla riflessione
A toccare con fredda mano l effimero passaggio di ogni cosa
Nel bene e nel male
Ogni respiro si fa piccola nuvola al calare della sera
Ogni pensiero si cristallizza in irregolari cubetti di ghiaccio dentro a questi bicchieri
Pronti a sciogliersi al calore dei nostri infiniti racconti
Monday, September 24, 2012
Poezzia #3
versate vino rosso a volontà su questo volto
Thursday, September 20, 2012
Poezzia #2
audace
tenace
Tuesday, September 18, 2012
spunti di svista - trentatreesima puntata
e sono tanti
sono contenta di questa dinamica perché generalmente reagiscono tutti con un grande sorriso, stupore e confusione
che cosa ci fa una ragazza, evidentemente non araba anche se di dubbia collocazione sulla mappa, con una scritta in arabo al collo, a san francisco?
e così, in breve, sanno il mio nome, mi chiedono da dove vengo e la storia della collanina
non senza condividere con me una fetta della loro storia, come è giusto che sia
un caffè di chiacchiere al volo intorno al mondo
tutto per colpa o per merito
di
Valentina
فالنتينا
Sunday, September 16, 2012
Poezzia #1
disegna bicchieri affusolati sulle pareti, tovaglioli in fiore
sedie come mura di un castello
e nel castello nessuno balla, nessuno festeggia
in silenzio, in attesa
cala la sera
una fiammella viene accesa
l'atmosfera di profumi, pietanze e danze
tutto traballa
la gente ebbra, gioiosa vuole continuare
finché il lucignolo brucia l'allegria non si consuma
il tempo vola
e noi restiamo a guardarlo e a pensare che vorremmo tanto sapere
come si fa
Thursday, September 13, 2012
Tuesday, August 21, 2012
little new traditions on this Page
cooking together with a small group of friends, to feel home altogether, to remember why we are on this planet anyways, to cuddle each other through the stomach
yesterday we had a great opening of the season with Pasta alla Bottarga (aaaaaaaah) and Salmone al limone (amen!)
while we prepared everything we made sure to drink too much wine
lovely atmosphere, funny talks
best sentence of the day was probably while I reached the knife and D. asked me "are u trying to kill me?"
my answer "no darling, believe me, if I were trying to kill u would know it and I wouldn't do it from the back, I'd do it looking right into ur eyes, to see ur fear"
...
awkward silence. awkward laughters. and then I told them the truth:
"I think I watched too much Dexter"
and they all knew what I meant.
on this Page.
Monday, August 13, 2012
spunti di svista - trentaduesima puntata
Saturday, August 11, 2012
singing on the way home, it's not weird in SF and makes u feel less lonely
especially now that I don't have a washing machine in the apartment and laundry happens only once a week, when it's a good week
besides that, the house is turning into something really lovely, my german roommate really put efforts and good ideas to make this place cozy
it's working
I am still working on my room and it's slowly taking a nice shape as well... as soon as I get paid I can make some small but important arrangements as well, to make it feel like home
some pics on the wall would be nice, to start :) ( u know me...)
work is hard, but I am exercising in focusing on the good sides and I happen to have fun most of the time
I figured out that the way back home is faster taking outbound muni... avoid the bus after 10.30pm, it's not worth it
and then of course simply take a walk, it keeps u fit and it gets u there before the bus anyways
my coworker has the best tattoo I have ever seen... if I ever change my mind on tattoos I'd follow her idea, it's amazing... of course I'm not telling u what it is...
she also said "this tattoo would look so hot on u"
mmmh.... vale a tattooed girl? dunno. not yet. maybe one day.
I'm hugging my bed tonight instead of partying and I'm so glad... I'd rather wake up early tomorrow, go running and have a hell of a breakfast with the girlz :)
that's how I like it better!
sweet dreams out there... I hope u got some shooting stars... not here, it's foggy here, but hey... no complains, the Sun has been shining so beautifully... unusual for August :) thank u SF!
Friday, August 3, 2012
like having coffee but no coffee machine
awkward arrival with a face at the airport
runaway vale on bart directed to trick or treat
greetings around fish and chips on belgian beer
a walk home, cold indeed
the wind changed very fast
woke up hugging Patata, played with her, she is always so warm
and the sun came out
got some french toasts and live talks with Roma, meeting Chuck Norris the biting cat
home
which will slowly become a real home
for now only a mattress ( the essential is invisible to the eyes) and the new blankets I got yesterday walking all the way down and up
starving
sleepy and cannot sleep
nothing seems to work yet
feels weird to be back
maybe today all my bags will be in the same place again after a long time
could this draw the line of pieces of me coming finally together?
what doesn't come back in the end, was never meant to do so... even if it fucking hurts
a huge brunch in my stomach could definitely change the perception of the world in a positive way
Tuesday, July 31, 2012
midnight in Duesseldorf - not in Paris, unfortunately
of course I booked the flight without realizing the departure was meant at 12pm and not am... therefore I did not consider I would have hours and hours to spend in old good Germany...
but not all the bad things come to hurt, as a matter of fact a friend of mine will be in Duesseldorf as well and we will make the best out of it
good talks, good walks, food, maybe beer rather than wine, since it's Germany, good memories for sure
I know, it's not Paris... but I have no space for a romantic City anyways, because my Love will be waiting for me on the other side of the World... San Francisco... I'm on my way
this time Home was unforgettable, it was a blast and so important to me... I took more pics with my heart than with instagram
u people are so much more than u will ever know
PS why San Francisco again? well, I got my visa for a one (maybe two) years of psychotherapeutic training, so I go back, where I feel I belong. Mi casa es su casa, for whoever comes my way (bring only some goodies in exchange!)
=)
Sunday, July 29, 2012
ogni momento è quello giusto
ho quel famoso ovo sodo in gola che non si smuove
e a tavola ci siamo commosse entrambe, io e la mia mamma
le lacrime non sono brava a trattenerle, soprattutto quando scendono come un fiume in piena
e mentre faccio questi discorsi seri il mio gatto è entrato dentro alla mia valigia e si è messo a dormire... non è simbolico di tutto ciò che non troppo velatamente continuo a dire in questi ultimi tempi?
devo smetterla, altrimenti come diceva qualcuno, sembra che io mi lamenti sempre... e non voglio suonare lamentosa
torneremo a ridere di gusto, ogni momento è quello giusto ;D
Tuesday, July 24, 2012
spunti di svista - trentunesima puntata
arrivo qui e in un attimo riaffiora tutto l'amore del mondo per i miei pazzi familiari, per i miei amici squinternati, per luoghi e dinamiche che una volta erano la mia vita
e anche se non rimpiango nulla delle mie scelte, non posso non sentire questo nodo in gola ogni volta che so che presto riempirò quella valigia per lasciarmi tutto a migliaia di km di distanza
e vorrei, vorrei davvero poter mettere insieme i pezzi di un puzzle ma non si può, o almeno non ancora
mi dico e mi ripeto sperando di crederci che tutto alla fine andrà bene, che un giorno tutto avrà senso o almeno UN senso e che coloro che erano destinati ad esserti vicino ci saranno, magari non fisicamente, ma col cuore, che è l'unica parte che mi interessa veramente
a volte vorrei davvero non sentire niente, so che molti ci riescono
perché a volte mi manca il fiato quando devo uscire dalla porta senza poter portare con me le "cose" più importanti
Sunday, July 8, 2012
zzzzzzz!!!!
Thursday, July 5, 2012
I'm just saying.
she makes me LOL :) (love this song)
btw, I admire her for her irony, but I luckily do not feel like calling my ex boyfriends for that reason, I like making new and different mistakes ... BAM.
Wednesday, July 4, 2012
I can't feel U anymore
we both changed I guess and therefore the feelings changed
plus, most of the people who were linked to this place, are no longer here so somehow the flavor is all gone
but I expected to be overwhelmed by memories
nope
maybe it's just me, no space for the past when the present and the future are keeping me too busy
Ironic though to look in the mirror and to find a different person
or maybe I just want and need to be in Italy right now
Monday, July 2, 2012
buona notte, Italia
mio padre che mi ha accompagnata in macchina ad incontrare degli amici evitandomi un lungo tragitto in treno
non avevo nemmeno un cellulare
ho fatto tardi, tardissimo e sono corsa a piedi nudi a casa della mia migliore amica trovandola collassata sul letto con un catino di precauzione di fianco (che ha poi usato davvero intorno alle 3.30)
le passeggiate a braccetto in centro
il caldo torrido e costante, che non occorre portarsi il golfino perché poi non viene freddo a tradimento
il mio letto di un tempo
i ragazzini in bicicletta sul piazzale della chiesa
noi, sul piazzale dell'altra chiesa di nascosto a guardare la luna, a ridere e a suonare il clacson come due dementi
profumo d'estate, di casa, di caffè
mia madre in cucina a tagliare il melone
un pensiero nuovo, divertente eppure familiare... perché molto italiano
e anche se alla fine li abbiamo persi questi europei, rimarranno un ricordo stupendo grazie alle persone intorno a me
il tempo passa ma alcune cose importanti non passano mai
Wednesday, June 27, 2012
spunti di svista - trentesima puntata
avevo promesso di non lasciarti questa volta
non si possono promettere queste cose, non è nelle nostre mani nel modo in cui vorremmo
l'unica cosa che posso prometterti è di fare di tutto e di più per rivederti
perché se le cose sono fatte per andare avanti, un modo si trova, sempre
dipende da noi, da quanto faremo l'uno per l'altra
da quanto resisteremo con le nostre forze alle difficoltà continue
intanto grazie, per ogni cosa che insegni, che regali, che ti riprendi, che scombussoli
non tutti ci capiscono, non tutti ci approvano, molti alzano le braccia al cielo
a me non importa, mi piaci così, mi piace tutto di te, mi piace come stiamo quando siamo solo tu ed io
e le cose non sono mai cambiate in tutti questi anni
se c'è un amore vero, è quello che sento per te
ciao sogno mio... ci vediamo presto... eppure sarà tutta un'altra storia
ma conoscendoti, sarà un'altra di quelle storie indimenticabili
Friday, June 22, 2012
Wednesday, June 20, 2012
riferimenti puramente casuali. NOT.
forse del tuo aspetto, quindi di te ma superficialmente
più che altro
si innamorano di se stessi
soprattutto di se stessi attraverso i tuoi occhi, i tuoi gesti, il modo in cui li fai sentire
persino i loro gesti che parrebbero d'altruismo sono indirizzati in realtà ad apparire a se stessi in un certo modo
a disegnare un autoritratto di proprio gradimento
la conferma di questo fenomeno che tutto è, ma sicuramente non amore
sta nel chiedere "perché sei innamorato di me?"
e la risposta oscilla tra il "perché sei bellissima" e il "perché io ti piaccio"
...
in quella risposta non c'è nulla di voi, nulla dei vostri sogni, delle cose che dite o che fate
se vi sentite dire una cosa del genere spero che abbiate il coraggio di rimettere le cose in borsa e andarvene da quella conversazione
Monday, June 18, 2012
ti odio perché ti amo. aaah ecco.
sono sempre convinta del fatto che le cose si possano chiudere in termini amichevoli, che ci si possa continuare a volere bene, solo in modo diverso
che gli strappi, la rabbia, lo scomparire, siano solo sceneggiate di cui facciamo uso per rendere il tutto paradossalmente meno doloroso
così quando mi sono presentata a casa tua e ci siamo abbracciati ho capito cosa intendevi quando mi hai detto "ho come la sensazione che tu sia venuta qui solo per farmi stare peggio"
ho capito cosa intendevi e mi ha fatto male pensare che se ti avessi trattato con odio, lo avresti interpretato come un gesto d'amore... perché sarebbe stato più facile voltare pagina
così ti ho dato una motivazione per odiarmi, per odiarmi per sempre
eppure dentro lo sai anche tu che non è vero niente, che non è così che sono andate le cose
ma hai preferito questa strada, senza neppure lasciarmi parlare
mi domando solo quanto duri l'effetto dell'odio, cosa rimane di quell'effetto quando la rabbia finisce? quando rimane solo ciò che è reale, anzi, che era reale?
personalmente credo che quella rabbia forse sia necessaria per alcuni, ma che non faccia per me. forse non ho mai amato davvero perché non ho mai avuto bisogno di odiare nessuno.
forse vorrei esserne capace. forse dovrei esserne capace. per non arrabbiarmi nei momenti e per i motivi sbagliati.
per ora non mi riesce. per ora vorrei solo che le persone fossero oneste e dicessero ciò che sentono davvero. l'odio sembra un'ottima idea al momento, ma poi lascia un vuoto così soffocante. un prezzo non annunciato.
se mai dovessi stufarti di odiarmi, la mia porta è aperta... a quel dialogo che non hai mai saputo affrontare.
allora ciao.
Sunday, June 10, 2012
solo un breve appunto delle 2.15am
nonostante tutto
passata un po' in buona compagnia, un po' per i fatti miei, che è e dovrebbe essere comunque una buona compagnia, per stare bene, dicono. chi lo dice? boh, loro.
e lo è stata. allora loro hanno ragione, chiunque essi siano.
la cosa bella e brutta è avvertire quella sensazione di leggerezza, di "bentornata Valentina"
come un ritrovarsi dopo un periodo di assenza più o meno ingiustificata
dove sei stata di bello?
non lo so. a sentire della musica jazz in un bar, bevendo una Stella Artois in un barattolo di vetro con un cane in rilievo. bello. "se fossi cane, bao."
i cereali al burro di noccioline sono un'invenzione diabolica e magica. raggiungono il picco di gusto intorno a quest'ora della notte. al mattino sono ancora buoni, ma non così buoni come adesso
l'episodio di mad men che ho perso settimana scorsa e che non vedevo l'ora di vedere perché domani c'è la finale, anche quello ha un sapore più intenso alle 2.20am
ripercorrendo i titoli degli episodi precedenti mi sono accorta che quasi ogni domenica sera sgattaiolavo verso quella casa per vedere la puntata
senza potermela godere fino in fondo, perché mi sentivo in colpa, perché andavo in quella casa e non a casa mia
è così bello ora concedermi questo momento di lusso senza nessun peso, senza quella nuvola nera di pensieri negativi che accompagnavano ogni mio gesto
forse è così che dovrei accettare di essere, fino a quando davvero, dico, davvero, non potrò sentirmi in questo stesso modo accanto a qualcuno di importante
fino a quella data, dovrei dire "no" o scrivermi un "vaffanculo sulla fronte". di solito funziona.
aaah, vorrei solo imparare dalle cose che faccio. vorrei tanto. e allora fallo, Valentina. eccheccazzo.
Saturday, June 9, 2012
spunti di svista - ventinovesima puntata
questo post è vecchio quanto me.
l'ultimo giro di boa...
come dicevo a qualcuno, mi è stato detto che in verità quando compi 30 anni inizia un periodo stupendo della tua vita.
e ridevo dicendogli "sì, ma chi lo ha detto erano persone vecchie e ubriache"
comunque
sono pronta a tutto ciò che verrà.
anyways.
per quelli che si chiedevano "che cazzo sta succedendo?"
niente. c'è che non ero sicura. quindi alla vista dell'altare ho capito che non era per me.
disastro.
ma anche no.
ogni fine è un nuovo inizio. whatever that means.
come ho già detto altrove non c'è modo di raccontarvi i fatti senza che tutto suoni borderline. quindi me ne assumo ogni responsabilità e vi lascio così.
un po' di merda.
a quanto pare, è la mia specialità.
cambierò presto indirizzo... chi vuole venire con me, è il benvenuto.
mamma, arrivo. anche per beccarmi i tuoi cazziatoni (d'amore).
Monday, May 21, 2012
spunti di svista - ventottesima puntata
se si tenesse questo promemoria come unico tatuaggio di buon gusto sempre ben impresso sulla pelle
forse saremmo più capaci di non giudicare niente e nessuno
perché anche se spesso pensiamo che "questo davvero non mi piace/non va/ non si fa", un giorno potremmo trovarci proprio in piedi da quel lato della staccionata, quella staccionata che mai avremmo pensato di scavalcare
mah
comunque, non è certo il giudizio che temo (se non il mio stesso giudizio)
è personalmente affascinante scoprire quanto mi sbagliassi, su così tante cose
tutto qui
fuori da ogni previsione avrò un'estate molto italiana
e se all'inizio la cosa mi aveva un po' scombussolata, ora penso che in realtà sia la cosa migliore che potesse capitarmi
ho bisogno della mia Terra, di andare in luoghi che da troppo tempo ho evitato
di tenere un paio di persone per mano e ricaricare le pile (le mie e magari anche le loro)
il tutto alla luce di molte nuove verità
una fra tutte, che in un certo senso inquieta, ma consola, culla a volte e a volte fa male
è che sono stata un'imbecille nel pensare che nella vita fosse necessario cessare di amare qualcuno per poter amare di nuovo
sono più dell'idea che l'amore per persone diverse segua linee che possono anche coesistere senza incontrarsi mai (come le rette parallele che però pare si incontrino all'infinito... seminando il panico)
è un discorso complesso e che messo su questo piano può sembrare ingiusto, ipocrita e inteso a legittimare dinamiche di comodo
non mi riferisco agli amori infedeli o comunque non necessariamente, non nel senso letterale del termine
dico solo che l'amore non è qualcosa che si accende e si spegne, alcuni amori, magari come un fuoco molto debole, quasi impercettibile, continuano ad esistere per sempre, senza nulla togliere a ciò che accade attorno, prima, dopo o durante
quello che intendo dire, a livello troppo astratto (me ne rendo conto), è che si tratta di amori diversi, di cose indipendenti l'una dall'altra e che non sempre una esclude l'altra
ma forse voi, che siete più saggi di me, lo sapevate già da molto tempo
quello che auguro ad ognuno di noi è di incontrare lungo il cammino quel fuoco così forte che... illumini e scaldi ogni singolo giorno
un fuoco così forte che non ha bisogno di spegnere gli altri fuochi per esistere, semplicemente così forte da mettere tutto il resto in un'altra luce
Tuesday, May 15, 2012
spunti di svista - ventisettesima puntata
mi fa caldo, mi fa freddo
coperta su, coperta giù
raggiungo persino l'ebollizione, ma non a sufficienza da bollirmi il cervello e dormire
il cervello va, imperterrito
troppi pensieri, troppi punti di domanda, il terreno sotto ai piedi che viene a mancare
che poi è un bene, queste notti mi fanno sentire insonne, ma viva
costruisco molti castelli in queste interminabili ore dove tutti sognano
castelli di sabbia, per lo più
eppure se vedessimo il Mondo come un grande letto, dall'altro lato del mio letto è giorno, nessuno si permette di dormire senza una buona motivazione, ebbene dunque forse in queste notti sono solo coricata dal lato sbagliato
l'inquietudine viene sempre a galla
c'è chi mangia, chi perde l'appetito, chi si mangiucchia le pellicine, c'è chi vaga per la casa senza pace nella notte
se non fosse per la pigrizia di fondo, andrei a zonzo per la Città, perché quando tutto tace diventa affascinante... anche se a dir la verità, non tace mai, anche Lei non dorme mai
ma non era New York/Seattle la città di " insonnia d'amore"?
infatti questa è solo insonnia.
Monday, May 7, 2012
spunti di svista - ventiseiesima puntata
come preparare il caffè
fare colazione
le bevande tipicamente consumate durante un pasto
ogni luogo mi ha mostrato una faccia nuova
alcune di queste differenze mi hanno colta all'improvviso e mi hanno confermato, dopo una grande risata, che "in fondo avevano il loro perché"di esistere
ho così imparato che la colazione all'italiana con i biscotti inzuppati nel tazzone di caffè&latte, a me non piace affatto
ho imparato che sono una che preferisce il salato
che odia l'Apferschorle, perché la frutta è meglio berla senza le bollicine (i Tedeschi hanno una meravigliosa predisposizione per l'orrido)
ho capito che immancabilmente preferisco all'acqua liscia, una bella acqua San Pellegrino frizzante, che se non rutti liberamente, il rutto ti esce comunque dal naso (il ribelle)... ma che non disdegno quelle acque frizzanti americane con leggeri aromi al limone che rendono il rutto ribelle più carnevalesco
eppure, sul discorso del caffè, su quello, ho potuto fare giri immensi, per poi tornare comunque al punto di partenza
mi manca la mia piccola Bialetti, elegante nella sua forma, nel suo rumore allo sgorgare del caffè, carismatica nel rilascio del suo aroma
niente, nessuna macchinetta, nessun caffè "la presse"o come diavolo si chiama, dimentichiamoci degli "istantanei salva la vita nescafè&co", del caffè turco speziato che "bisogna saper aspettare" (e qui riecheggia la voce di Bisio in "Mediterraneo" quando grida "ma che aspettare e aspettare, uno va al bar e ordina un caffè al volo, eccheccazzo! sempre aspettare..."
proprio nulla regge quel confronto, quel semplice momento del caffè della moka...
è in un certo senso confortante che alcuni amori siano indiscussi e per sempre, specialmente quando sanno così profondamente di casa, di mamma, di buono.
Sunday, May 6, 2012
magic on. do not disturb.
to melt with the hammock hanging in the living room and read the book that, not only a friend of mine gave me, but that the very same friend of mine wrote
if anyone is looking for me, I'm not here
oh, u can come over later if u want, I am going to watch this one
http://youtu.be/MccmHwA-c4U
Sunday, April 29, 2012
Thursday, April 26, 2012
Tuesday, April 10, 2012
spunti di svista - venticinquesima puntata
ovviamente sono molto brava a criticare chiunque, un po' meno me stessa
posto questo preambolo della serie "mi sono lavata la coscienza quindi ora qualunque cosa io faccia non è così malvagia come lo sarebbe stata senza aver fatto la comunione a Pasquetta"
io devo fare una critica ai genitori
grosso handicap della mia critica è che, accidenti, non sono un genitore e quindi tutti i genitori colpevoli possono usare questa banalissima arma per dimostrare che "io non ho idea"
inutile tentare la tecnica del "non c'è bisogno di essersi paracadutati da un aereo in volo per avere un'opinione più o meno legittima e ovviamente del tutto discutibile a riguardo" perché i genitori a questa controbattuta fanno spallucce
così, detto fra noi (che poi non so chi sia questo noi ma forse è meglio così), me ne infischio di ciò che genitori e non genitori penseranno perché in quanto non genitrice e quindi persona egoista ed egocentrica per definizione (...) voglio semplicemente dire la mia, perché sono una testarda incapace di ingoiare un'opinione
e così vi dico, cari genitori, che anche se vi stimo perché comunque vi siete impegnati in una delle più incredibili e difficili avventure, vi dico che se io non ho idea di cosa significhi essere genitore, beh voi, appena siete rimasti incinti, vi siete dimenticati cosa significhi essere figli
e faccio una piccola precisazione, mi riferisco in particolare ai genitori di oggi
siccome ormai vi starete chiedendo quale sia la mia critica, ho deciso di narrarvi un piccolo aneddoto, un frammento dello scorso sabato così che voi, genitori o meno, possiate dirmi se, dannazione, dal basso della mia ignoranza io abbia ragione oppure no
e seppur non mi crederete quando dico che non me ne frega un cazzo di avere ragione, preferirei che le cose non stessero come stanno. punto.
il tutto avviene lo scorso sabato quando con alcuni amici ci siamo trovati per una grigliata a casa di qualcuno che ha un enorme giardino su una collina
con noi ci sono tre bambini
io vi giuro che non potevo credere ai miei occhi... i tre bambini nonostante lo spazio, il sole e un pallone non hanno trovato nulla di più entusiasmante da fare che sedersi sul divano e giocare ciascuno al priorio video game
ora, ok che io sono di parte perché i video games mi fanno cagare e sono una sfigata che perde sempre e non si diverte (a meno che si tratti di mega tornei di wii e figate del genere)
però... siccome non ho 200 anni e siccome sono comunque una persona che per le cose che davvero ne valgano la pena di solito riesce e riesce abbastanza bene (arrogante, evvai)
posso, dico, posso dire che a me questa scena ha dato il voltastomaco? posso dire che secondo me i bambini non ne hanno colpa e la colpa è solo vostra, genitori? sì perché siete voi che non volete che i bambini si sbuccino le ginocchia, siete voi che li preferite lobotomizzati sul divano anziché fuori a divertirsi senza avervi accanto, siete voi che non volete che si sporchino, siete voi che credete di avere ragione "perché siete i genitori"... siete voi che li disegnate così. siete voi che siete cresciuti in campagna che non volete che siano felici come lo siete stati voi.
ebbene, vi sbagliate.
"non voglio cercare le uova colorate perché in giardino c'è la natura e io ho paura"
scusate ma... voi genitori siete d'accordo che un bambino ammazzi mostri e compagni perché tanto è virtuale... e non insegnate che in giardino non esistono vere minacce? e che se un ragno ti fa schifo gli stai lontano?
uno dei tre bambini è stato sgridato per aver ucciso un insetto. ma come fai a fargliene una colpa se nei suoi videogiochi "uccidere" è lo scopo?! per di più non gli hai spiegato che l'insetto non è armato... il bambino applica ciò che sa.
insomma basta. potrei andare avanti troppo a lungo dicendo cose orrende. invece credo che potrei interrompere qui. tanto potete immaginare il seguito del mio criticare e polemizzare.
avevo davvero solo bisogno di un sfogo.
PS per fortuna ad un certo punto è arrivato un bambino con i pantaloni strappati e le ginocchia verdi. ho capito che c'è ancora speranza. alcuni genitori non si sono dimenticati di essere stati quei bambini.
Wednesday, April 4, 2012
Looking so long for the words to be true
Remembering
You how you used to be
Slow drowned
You were angels
So much more than everything
Hold for the last time then slip away quietly
Open my eyes
But I never see anything
Saturday, March 31, 2012
spunti di svista - ventiquattresima puntata
da una parte perché il mio compagno ha una bambina di 8 anni
dall'altra perché una scuola per bambini bilingue (se non trilingue) mi ha chiesto di lavorare per loro e ho trascorso una interessante giornata a contatto con questi piccoli mostri, con e senza origini italiane, che imparano l'italiano come seconda, terza o quarta lingua
"che bella la tua... come si chiama?" -"treccia"
"che bella la tua treccia. anche io piace, fammi una"
io non so descrivere la sensazione provata nel rivolgermi a questi piccoli esseri umani nella mia lingua madre e vederli capire, rispondere o cercare di rispondere con le conoscenze a loro disposizione
non credo si tratti di orologio biologico perché più sono a contatto con i bambini, più mi rendo conto di quale enorme responsabilità sia diventare genitore e forse, occorre non pensarci affatto per decidere di mettere al mondo una vita
credo si tratti piuttosto di un fascino legato al surrealismo della situazione
essere in California, lontanissimi dall'Italia e giocare in cortile con questi piccoli grilli parlanti che mi chiedono di fare una gara di corsa
"ah, diamine, non potevate chiedermi di meglio, io sono terribile a disegnare, ma se c'è una cosa che so fare è una gara di corsa... ecco, vi faccio vedere come si fa la partenza"
le piccole polpette saltellanti mi hanno osservata a bocca aperta e immediatamente si sono messi sui blocchi gridando "pronti, partenza, viaaaa"
il mio cuore è letteralmente esploso di gioia quando tutti i bambini del cortile si sono messi a fare a gara con partenza in italiano
le risate sono poi arrivate con le false partenze e i piccoli aiutini per far vincere anche i più piccini
"non si può vincere sempre, l'importante è dare il meglio di se stessi"
poi ovviamente, se la maestra arriva per ultima, la soddisfazione è maggiore ;)
PS la piccola A. mi ha chiesto come mai l'altra maestra riesce a catturarla e invece contro di me ha vinto... "beh, A. io corro molto veloce, quindi penso che tu sia diventata troppo forte, ecco come mai. e comunque brava, sono fiera di te, hai corso contro i maschi, meriti un premio speciale come unica donna gareggiante"
grandi sorrisi.
qualche caduta che serve ad imparare a rialzarsi.
qualche discussione sul podio.
un'eco della mia Patria che non avevo programmato.. "pronti, partenza, via!".
Sunday, March 18, 2012
te lo ricordi?
quel giorno ti pensavo tanto, ho anche versato parecchie lacrime perché ero arrabbiata per come stavano andando le cose
e mi sentivo in colpa per non sentirmi felice
il sole era incredibilmente caldo, uno di quei regali inaspettati che a volte la Germania decide di fare
ricordo quel giorno di Settembre come se fosse ieri
l'ennesima discussione
la pace dopo la tempesta
il giorno in cui finalmente mi sono decisa
ed ora sono qui a chiederlo a me stessa
te lo ricordi?
te lo ricordi che cosa hai deciso quel giorno?
sì. e la cosa sorprendente è che è diventato una realtà.
e adesso che sei dovunque sei, ridammelo indietro il mio pensiero..
Friday, March 16, 2012
Wednesday, March 14, 2012
spunti di svista - ventitreesima puntata
il Golden Gate ponte per la precisione
riecheggia quella famosa frase che dice qualcosa come "non vi è nulla come tornare in un posto del nostro passato per scoprire quanto noi stessi siamo cambiati"
con San Francisco è sempre stato così
ci siamo conosciute la prima volta che ero quasi una bambina, non per l'anagrafe, ma per il vissuto. era la prima volta lontana da casa, lontana da tutti. mi ha accolta con tanta meraviglia e non mi ha più lasciata. sono io che poi ho dovuto lasciare lei. lei mi ha seguita ovunque.
la seconda volta è stata come una inaspettata primavera, con germogli e alcuni frutti acerbi. lasciarla di nuovo ha solo confermato l'amore profondo che nutrivo nei suoi confronti.
la terza volta è stata una visita fugace e intensa. come un incontro clandestino. e lei in quell'incontro clandestino, cercava di dirmi qualcosa, anzi, me l'ha proprio messo davanti al naso, eppure io... forse non ero pronta. parte di me lo era sicuramente, parte di me doveva ancora crescere un po'. ancora un altro po'.
così a questo punto, quando pareva che non ci sarebbe stata una quarta volta, lei è venuta a prendermi, è venuta a prendermi con ciò che io più desideravo. ha mandato l'amore a prendermi. sapeva che così sarei tornata, per restare.
perché San Francisco aveva capito che per quanto potessi amare lei e ciò che mi dava, qualcosa nel mio cuore non apparteneva a questi posti. mancava l'amore per qualcuno. proprio quel qualcuno che mi ha riportata qui.
pare una storia di intrighi, riavvicinamenti, allontanamenti, colpi di scena... e il lieto fine? è davvero a questo punto arrivato? più che un lieto fine, sono sicura che questo sia un lieto inizio.
non sarà facile, saranno infinite le sfide, faranno fatica in molti a capire e ad accettare, ma chi ci ama davvero, prima o poi, trova la via che riconduce a noi.
io lo so per certo. io sono stata ritrovata.
Sunday, March 11, 2012
unless
Boy: [reading it] "Unless?"
The Once-ler: Yes. "Unless."
Boy: What's an unless?
The Once-ler: [sung] Just a far away word/just a far away thought...
Boy: A thought about what? About something I ought?
The Once-ler: [sung] Well... A thought about something that somebody ought/a thought about something... that somebody... ought.
[spoken]
The Once-ler: Unless someone like you cares a whole awful lot, nothing's going to get better. It's not.
Wednesday, March 7, 2012
little women...
I am usually so nervous that I can't enjoy the moment and I end up saying things not the way I wanted simply to get over the situation as fast as possible
but yesterday
there was a significant SHIFT
maybe SF made the difference... or the levels of happiness in my blood (and I swear was the only thing making me high in that moment)
but now that I am finally over that anxiety, I am ready to party for real!
Good Morning San Francisco!
Tuesday, March 6, 2012
past preview
again
a punch of feelings in the stomach
a caress of conflicts in the face
sitting exactly in this very same spot
so much has changed
so much hasn't
a picture of us younger
I wonder if we should take one of us older
no ball games allowed here
are we game anyways?
just let the music play
those meant to dance
won't hold their feet to the ground
Thursday, March 1, 2012
Wednesday, February 29, 2012
solamente.
que soy feliz
por los cuatro costados
del corazón, andando,
durmiendo o escribiendo.
Qué voy a hacerle, soy
feliz"
Friday, February 24, 2012
Vale runs
:D
one of the best run ever... with such a company and background...
Life is beautiful.
Thursday, February 23, 2012
Sunday, February 19, 2012
Wednesday, February 15, 2012
next stop
I used to be that type of sick person who keeps even little bus tickets, in memory of some day... but I decided I don't want to be that kind of person anymore. I threw away all that mess, what counts I carry with me in my mind, in my eyes, in my tummy
I don't need a ticket to remind me of that beautiful day we spent together
I just need to be light, to open my wings and fly
I wanna remember things only because I am sitting with a friend, recalling the good times
then we can remember together how beautiful our Life has been so far
I don't want an empty ticket in my hands, reminding me only that I am far away from everyone and everything I love
I wanna be on that bus with u. Look outisde the window, I am getting on ur bus at the next stop.
Tuesday, February 14, 2012
I celebrate chocolate.
Monday, February 13, 2012
mermaids
Friday, February 10, 2012
spunti di svista - ventiduesima puntata
non posso non notare una serie di veri e propri abusi inflitti al consumatore
io pago la fottutissima palestra mensilmente. vado dalla gentile e sgargiante segretaria per chiederle cosa devo fare per sospendere i pagamenti in caso di assenza più o meno prolungata e lei mi dice di portare un foglio firmato dal datore di lavoro che attesti la motivazione della mia assenza. ok. anche se mi rompe il cazzo che il mio Prof debba firmare una cagata del genere, lo faccio. porto a miss sorriso il foglio firmato e cosa mi dice? ecco purtroppo non è sufficiente perché è solo firmato e potresti averlo firmato tu. cooooosa? allora, brutta testa di cazzo, innanzitutto come ti permetti, visto che firmare a nome di un altro, e per di più a nome del mio Professore universitario, è illegale... secondo te rischio di mettermi nei guai con la legge per un foglio da dare in palestra? ma sei scema? telefona pure al Prof e vediamo... "no no, è sufficiente che ci sia il timbro dell' Università e poi va bene". se volevi il timbro, perché non lo hai chiesto quando sono venuta apposta a chiedertelo? mah. vi aggiornerò sulla puntata, spero definitiva, riguardante miss sorriso e il timbro che le farei sulla fronte.
io pago il fottutissimo telefono, contratto purtroppo di due anni firmato un anno fa. faccio presente che ho una situazione un po'delicata, che non avevo programmato, che ho bisogno di sospendere il contratto o per lo meno di congelarlo, anche disposta ovviamente a pagare una multa. ovviamente no, non è possibile. anche se non dovessi trovarmi mai più in Germania, sarò tenuta a pagare il telefono che non utilizzerò più. Grazie per la Vostra comprensione. Vi auguro emorroidi e colite ulcerosa. Con affetto, la Vostra forzata cliente. anche su questo, vi terrò aggiornati perché chiaramente non mi arrendo.
ma la meraviglia delle meraviglie è il servizio postale. avendo un tot di cose che non mi occorrono ma che non vorrei esattamente buttare e/o regalare, ho deciso di rispedirle a casa mia in Italia. allora vado in posta per informarmi su dimensioni e costi dei pacchi. Vedo gente che spedisce pacchi enormi e così chiedo come funziona "la misura massima è 120x60x60"
?? e cosa ci metto dentro?? un criceto??
"no guardi, mi occorre una misura più grossa, ho visto sul vostro sito che esiste"
- "ah, sì, è vero. però non la vendiamo"
"cosa? quindi il servizio esiste, anche se mi ha appena detto di no, e anche se esiste non vendete le scatole di quella dimensione? e perché? sono finite?
- "no, non lo so, non le abbiamo mai avute"
calma. stai calma.
"una cortesia dunque, dove posso acquistare nelle vicinanze scatoloni di queste dimensione?"
-"non ne ho la minima idea"
inutile. sei una persona inutile.
morale della favola dopo aver girato altri due uffici postali sono capitata in un ufficio dove non solo vendono le scatole ma mi hanno detto "Signora (argh) può usare anche le scatole che ha acquistato altrove e semplicemente portarle qui fino ad un massimo di 31kg"
ma quindi, se era così semplice, perché, perché, perché non è stato così semplice?!
e per concludere in bellezza ho finalmente mollato la banca dove quella cafona si è permessa di trattarmi a pezze in faccia. fuck me? fuck u! lettera di lamentela con suo nome e cognome e motivazione cambio banca "scortesia e incompetenza del personale". che addirittura credevano che Milano fosse il mio nome... e ok, non parli italiano ma... il mio nome e cognome non sono città in nessun posto del mondo, quindi diciamo che a logica... poi, ci fosse scritto nata a Busto Arsizio... potrei capire... ma Milano, cazzo: MI LA NO.
basta. basta. voglio solo andare via.
can't u just get it, man?!
lately I had to get some things done and for every single thing I had to fight for it
wtf
I had to fight for the bank
I had to fight for my boxes at the post office
I had to fight for my telephone
I had to fight for my gym
I am not going to bore u anymore with details (or maybe yes, for one more episode of spunti di svista), but
why, why do people have to make other's people life so complicated?! seriously!
I come to u for a service, I pay for it, I just want u to do ur job. I am not asking for the moon, I am not even asking u to do it with a smile, but just fucking do it. Why do I have to tell them how and what to do in order to get my problem solved? Not only it's unfair, it's time consuming, it's exhausting... I just wanna go and live into the wild!
I dunno if it's this eastern german mentality or if people are just in general lacking a couple of tuesdays in their heads but...
I realized I don't like most of the people
the problem is that if u spend too much time into this mentality u turn out to think they are right...let me get out of here!
Monday, February 6, 2012
Tuesday, January 31, 2012
spunti di svista - ventunesima puntata
mi piacerebbe poter elencare i fatti senza il mio vissuto soggettivo, ma questo è impossibile
per ignote ragioni il mio bancomat continua a smagnetizzarsi. ultimamente il microchip è intatto, ma la banda si smagnetizza puntualmente. è ormai la quarta volta.
non nascondo la mia parte nella faccenda:
la prima tessera mi è caduta dalla tasca mentre correvo e l'ho bloccata immediatamente. la seconda tessera ha riportato un danno al microchip nonostante fosse sempre stata tenuta nell'apposita foderina, non funzionando proprio mentre dovevo effettuare un prelievo fuori città. la terza e la quarta tessera hanno smesso di funzionare dopo alcuni mesi mentre cercavo di fare acquisti. microchip intatto, banda sputtanata.
per l'ennesima volta sono andata da Sparkasse e ho esposto il problema. non avendo praticamente nemmeno usato l'ultima tessera che, a neppure 30 giorni dalla consegna, ha smesso di funzionare correttamente, ho chiesto se davvero non ci fosse nulla che la banca potesse fare per rendere le tessere più resistenti.
va detto che ho altre tessere che non hanno riportato gli stessi problemi. va detto anche che ad ogni nuova tessera io pago la consegna del nuovo prodotto. quindi insomma, a parte la rottura di cazzo, la cosa snerva perchè oltre al danno mi becco pure i costi. insomma... questa volta però credo di essere stata vittima di maltrattamento.
sono arrivata nella filiale accanto al mio ufficio dove ormai le commesse mi conoscono.
mercoledì mi ha servito una delle colleghe che mi conosce sicuramente di vista, ma che non mi aveva mai servita.
immediatamente il suo tono ha iniziato a piacermi poco. dopo averle presentato il mio disagio, senza avvisarmi di cosa stesse facendo, la donna ha ordinato per me una nuova tessera. dal momento che io in realtà avevo esplicitamente chiesto quali alternative fossero possibili e se fosse possibile fare presente alla banca che esiste questo problema, la donna ha replicato "questo problema non capita con altri clienti, evidentemente Lei fa qualcosa di dannoso alla Sua carta"
io non sono riuscita a credere alle mie orecchie.
per quanto ho imparato da qualunque lavoro ho svolto, questo tipo di affermazione non è ammissibile.
tralasciamo il suo tono che purtroppo non posso provare.
alla mia considerazione "non mi pare una frase gentile da dire ad un cliente incolpandolo di un malfunzionamente del servizio" la donna ha alzato il volume e ha risposto "non ho assolutamente detto niente di sgarbato, è che se la tessera non funziona è sicuramente perchè Lei ha dei magneti nella Sua borsa, quindi Le ho ordinato un'altra tessera"
alla mia domanda "e perchè non me lo ha detto? non voglio un'altra tessera perchè se non capiamo cosa non funziona il problema si ripresenta tra due mesi e io pago"
la donna insiste "che non voleva un'altra tessera doveva dirmelo prima"
io "non sta a Lei dirmi che cosa sta facendo per risolvere il mio caso?"
la donna "ha continuamente problemi con la tessera quindi sa esattamente cosa sto facendo al computer"
no dico, ma siamo impazziti?
io a quel punto sempre educatamente, ma credo solo perchè sconvolta dai modi ho detto "facciamo così guardi, cancelli l'operazione perchè voglio rivolgermi direttamente alla filiale dove ho aperto il conto e probabilmente chiudere il conto"
la signora senza mostrare alcun segno di mortificazione o dispiacere ha annullato l'operazione e offerto di darmi una copia del documento che aveva stampato
"Sì La ringrazio, gradirei una copia"
sulla copia vi era infatti il suo nome. con quel nome ho esposto una lettera di lamentela presso la filiale principale. ora io dubito che la donna passerà dei grandissimi guai, ma io spero che anche solo per cinque minuti si dispiaccia per se stessa per il lavoro di merda che svolge, perchè non esiste in nessun film, nemmeno se hai avuto una giornata pesante, trattare non solo il cliente, ma il prossimo, come se fosse uno stronzo.
io non sono stata sgradevole, ho pregato di ridimensionare i toni, senza successo. vuoi la guerra? e guerra avrai, ma non al tuo livello.
mi tratti a pesci in faccia perchè il mio tedesco non è perfetto (tono di sufficienza e arroganza di fronte alle mie imprecisioni linguistiche) e perchè non sono un grosso cliente?
bene, sentirai parlare di me che non sono nessuno quando tornerai al tuo posto di lavoro e verrai convocata per rispondere dell'accaduto.
quanto avrei voluto perdere la pazienza e dirti quel che ti meritavi. ma fare giustizia vuol dire non cedere alla tentazione di ripagarti con la tua stessa moneta.
sciocca è la gente che crede di calpestare il prossimo e passarla liscia. la gentile signora sarà infatti obbligata per prassi a porgermi le sue scuse personali.
e domani cambio banca.