Monday, August 13, 2012

spunti di svista - trentaduesima puntata

la vita è fatta di tutti questi piccoli momenti che il più delle volte ci lasciamo sfuggire (solita frase che riecheggia nelle nostre menti)

e comunque non è giusto

io li voglio tutti, voglio assaporarli tutti questi momenti

mentre sorseggio una tisana che promuove l'emotional balance (solo qui vendono queste stronzate) in compagnia di una nuova anima 

anche mentre lavoro in un posto di merda, mi soffermo a guardare il cuoco e a chiedermi del suo mondo, dei racconti che si nascondono dietro alle persone che fanno parte delle mie giornate

a volte queste persone mi regalano a loro insaputa un sorriso perché mi ricordano fortemente qualcuno a me caro o qualcosa del passato... mio padre che impasta la pizza o una conversazione avuta con mia madre in cucina

mi piace innamorarmi delle case e sognare di abitare nella casa azzurra

mi cullo ripensando alle persone a cui voglio bene, anche a quelle che non sento più, con cui non parlo da tanto tempo o che non vedo da un secolo, il ricordo di noi felici in qualche epoca lontana mi fa stare bene... ritaglio quelle parti e premo "cancella" sul resto, sulle cose irrilevanti che poi si sono messe nel mezzo

non per dimenticare o ricordare solo il bello, ma per focalizzarmi sul meglio, il meglio di noi, di tutto ciò che siamo stati e che ci siamo vicendevolmente dati

poi guardo avanti e mi lascio accarezzare dalla consapevolezza che comunque, anche se non nel modo in cui volevamo, anche se in mezzo a fatiche e difficoltà, alla fine, tutto andrà bene

oggi mi sono innamorata della mia camminata nel sole, ho lasciato che l'autobus mi scivolasse accanto

e ho proseguito a piedi, quasi saltellando in compagnia di una sciocca allegria, una pace senza senso, perché al momento non ho neppure i soldi per fare la spesa e dovrei essere molto preoccupata

invece in qualche modo tutto si farà, si sistemerà

quando la giornata è impegnata in tutte queste cose arrivo a sera con gli occhi pieni e stanchi, ed è così bello abbandonarsi al divano, al letto, senza opporvi resistenza 

"ma beviti un caffè"

non lo voglio il caffè, voglio ascoltare e assecondare ciò che sento e che sono, non fingere altrimenti

sono tutti così impegnati ad essere tutto tranne ciò che sono veramente... peccato, perché quando siamo noi stessi, è l'unico momento in cui siamo unici, nel bene e nel male

la Vale è quella che a volte non riesce a dormire, che ride e che piange, a volte nello stesso momento

che si commuove se un neonato le fa un rutto enorme in faccia

che si arrabbia quando qualcosa non funziona, ma che poi ride quando ammette che... era solo colpa sua se non funzionava

la Vale non porta rancore, ma ha imparato a voltare pagina e se non c'è il tuo nome sulla pagina seguente dei suoi pensieri, sogni, racconti, disegni... è perché in fondo, doveva andare così

allora Ciao



- la Vale.




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