Tuesday, June 21, 2011

la prima delle puntate

Ho pensato fosse giusto importare il primo tassello della nostra storia a puntate, per non dimenticare come ebbe inizio...


SPUNTI DI SVISTA - LE ORIGINI
che cazzo di giornata

dopo due ore di colloquio diagnostico mi sono ritrovata chiaramente sull'autobus sbagliato, perché in quel paesino sperduto dell'inculatissima germania dell'est diversi autobus con destinazioni neppure minimamente simili, hanno, perché no, lo stesso numero. non 309a e 309b, non 309 andata e 309 ritorno. no. 309. e basta. no comment


ho tentato inutilmente di suggerire una trovata meno idiota, ma... come dire, se a loro piace così... chi sono io per dire che "forse"?


così, insomma, un'ora persa a strafanculo a -10 gradi che mi ha tuttavia regalato un paio di scorci che forse non avrei visto, e sicuramente non oggi


ho visto delle viuzze che avrei potuto tranquillamente fingere di essere tra saronno e garbagnate milanese. i ragazzi che andavano a casa a studiare, le ragazzine con i capelli tinti di nero che, si sa nei paesi dei biondi il nero fa fico; i contadini nei campi, a coltivare probabilmente pacchetti di surgelati e a sfamare pinguini anziché galline... piccoli attimi di vita quotidiana dei paeselli sperduti nei dintorni di Dresda


le balle di fieno


un cavallo nero


il tramonto


il guidatore dell'autobus mi ha poi spiegato che "sì, si sbagliano tutti quelli che non abitano qui" ... e avrei voluto chiedergli mentre rideva "che cazzo ridi?" ma ha poi tirato fuori un simpatico tupperware con dentro lo spuntino e... mi si è sciolta un po' la bestia sulle spalle


grazie a dio, nel paesello dove la birra è buona, e lo garantisce la brauerei che si vede arrivando, c'è persino la stazione, così addio autobus... datemi delle rotaie con delle fermate che abbiano un senso sulla cartina


mentre mi appropinquavo ormai a Dresda ripensavo a quelle persone che mi guardavano come la straniera, come la ragazza di città... se solo avessero saputo di quando correvo scalza nei campi di bariana!




9 comments:



magnolia said...
bellissimo vale. capita anche a me, non finisco nel nulla, ma il bus sbagliato lo prendo ogni paio di mesi. e scopro scorci di citta' mai visti. oppure nelle lunghe sere estive mi piace fare passeggiate a tempo perso. stanotte, gambe in spalla, mi sono persa in un sogno che odorava di posti gia' visti. un bel sogno devo dire. eravamo in un paesino di mare, il mare del nord, vicino a aquisgrana (che e' notoriamente vicino al mare). c'era gente del mio passato di torino e sconosciuti. era sabato mattina in uno scantinato dove gli adolescenti giocano e noi giocavamo ad un gioco che era un misto tra 'chi ha paura dello sparviero' e la corrida. e c'era lui. che era stato invitato. ed era venuto a trovarmi. non mi apparteneva piu' ma neanche lo volevo, il suo odore mi era estraneo, ma la sua presenza mi era molto familiare, di casa. un bel sogno, che mi riempiva di speranza. e me ne ha lasciata un po' anche al risveglio. ti abbraccio nel vostro freddo inverno, spero di venirti presto a trovare e di perdermi con te su un bus
magnolia said...
sai di cosa odoravano il mio sogno e il tuo racconto? della canzone diamante, di zucchero. e il tuo racconto mi ha fatto pensare del racconto che avevi fatto di quella gita con un nostro amico comune quando eri in irlanda e avevate dovuto camminare molto. in questa giornata grigia nella mia mente grazie a te splendono il sole e ci sono le balle di fieno come in un quadro di van gogh (senza nessun collegamento col suicidio). sei froh, cara valentina!
Vale said...
che commento stupendo mi ci andrebbe proprio di perdermi su un autobus in tua compagnia, sono sicura che se non altro tu manterresti sempre l'ottimismo e la voglia di camminare i sogni sanno dirci tante cose e se portano del conforto, sono molto, molto graditi quando mi risveglio dopo un sogno come il tuo mi sento serena ed affronto meglio la giornata sei froh anche tu, cara fra!
Anonymous said...
*BESTEMMIONE* Cazzo. Avevo scritto un commentone lungo chilometri e decisamente sentito... Poi ho sbagliato a cliccare ed è andato tutto a puttane. :-/ Vabbè. Il succo: post bellissimo, e blablabla... Straniante leggerlo in italiano, blablabla... E poi una megariflessione sul fatto che, leggendo le cose che scrivi, da un po' di tempo ti trovo "cambiata", più adulta, un filino più distaccata ma anche più consapevole, e blablabla... Ma ti giuro, avevo anche trovato le parole giuste... :-/ Vabbè, pazienza. Avevo concluso con: un abbraccio da quella Brianza che tu riesci a scorgere anche nel bel mezzo della fredda ex-Germania Dell'Est. :) K.
magnolia said...
PS: ma dove si trova esattamente strafanculo?
Susann said...
ahahhaahahahah karka: cazzo ora rimarró per sempre a domandarmi com'era l'originale commento... comunque é il pensiero che conta, e in questo caso anche il riassunto, grazie, ho apprezzato sai che sei tipo la terza persona (delle tre totali in croce che leggono il blog) che mi dice una cosa del genere? ora che mi ci fate pensare ci faró caso, credo che abbiate ragione... qualcosa é cambiato, in una qualche direzione. forse sto invecchiando. ahhaha... argh. magnolia: guarda, io a strafanculo ci vado spessissimo, se vuoi ti ci porto!!!!
Vale said...
oddio che ridere... ha scritto che mi chiamo Susann... ma sono io!!!!!!!!!!!!!!!!!!
matteo said...
Il "309 a prescindere", ed io che mi lamento del servizio di merda dell'Atm! Però dai, alla fine hai avuto la possibilità di osservare la vita a strafanculo, paesino della rigogliosa e ospitale campagna tetesca dell'est, io farei cambio ben volentieri!
Vale said...
matteo!!!!!!!!!!!!!!! ti aggiungo subito tra i miei blog preferiti! =) benvenuto!

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