Wednesday, August 31, 2011

they aren't as empty

when u gotta go, u gotta go.

I can't sleep through the night

everything got too loud

it's so loud inside my head that it's impossible to keep on sleeping

I wake up

like when u need to pee and u wake up right before u pee in bed

and u r glad u woke up so u can go pee

but u r angry because u were having a very nice sleep there. interrupted.

and the scariest part is that not only it's too loud, but it's always about the same theme. redundant.

like these dreams could talk and say:

1. we are here, u can't ignore us
2. if u try to ignore us u know we come back, no matter what

now I gotta go. pee.

words.

I can feel your restlessness. I mean, a moment like this yeah you want me, you want us and then that moment passes. Then you become like this ghost. Fourteen years ago, "I love you" was more than enough. It was almost revolutionary. And now... I don't know. They're just words. I mean, I know you mean them, but I don't know what they mean to you.

Tuesday, August 30, 2011

coffee and phone call with mom

waking up, making coffee and getting a phone call from mom, it's lately maybe the best moment during my day... well this and when I fall asleep re-watching Californication


:o)





Monday, August 29, 2011

pole vaulting

speaking of sexy stuff

I am watching the athletics WM and I must confess that there is nothing better than a man doing pole vaulting

it's just... elegant, strong, beautiful

cannot focus on my work

wow.

brain soap washing

I have to stop going to Lush, that shop where u find homemade soap products

every time I enter that place I get hypnotized

I dunno if it's that strong bubbly smell or those girls

they come to u and start showing u all the products and they speak so softly and gently

they make u try the products on ur skin

"let me show u this one" and one of them starts washing ur hands, massaging u with the soap, caressing u and telling u how nice this is for ur body...

damn!!!

I get so turned on by that sensual situation that I obviously end up buying stuff, because after spending one hour there I cannot just walk away... or I mean, I could but I don't want to

I wanna take some of that perfume and smell like vanilla, lavender or bubble gum with me for when I am home

I am aware of selling techniques but I must say... these people do it awesomely right... I would stop by every day if that would not become too weird and too expensive

men would never enter such a shop... and they don't know what they are missing out.


Sunday, August 28, 2011

mind the f**king gap!

so I'm watching this american football game under the pouring rain


enjoying, besides the weather, the company, the difficulty in getting the rules of the game, the cheerleaders effect and the music


when I do have to notice one thing, which is... most of the cheerleaders were no older than 13, which seemed a bit young to me, but not in this world


they smiled and waved at their proud parents


kind of fine until... they are basically dancing this song ... wtf.







spunti di svista - nona puntata

dicono che quello di due giorni fa sia stato il giorno più caldo dell'anno a Dresden

32° gradi, come avere l'Italia qui in visita e la felicità di ritrovarsi a sudare semplicemente stando seduti, io che poi sudo abbastanza difficilmente, persino quando faccio sport

eppure il giorno seguente che ci ha accolti con un drastico abbassamento delle temperature si è rivelato un giorno caldissimo per altre ragioni

sono stata invitata ad una festa indiana (degli Indiani dell'India, non quelli così battezzati per errore)

uno potrebbe anche pensare "va beh, sei stata ad una festa e ti sei divertita, grazie tante", ma ci sono alcune premesse che forse non tutti hanno in mente quando si dice "festa indiana"

gli Indiani non bevono alcohol

eppure ho trascorso la serata tutto il tempo a ridere e a rendermi conto che c'è tutto un mondo di cui so ben poco

queste persone, che poi viene quasi ridicolo raggrupparle perché è come parlare degli Europei cercando di raggrupparli... difficile, ognuno ha propria lingua e costumi, una storia diversa, ma insomma... queste persone hanno una gioia negli occhi e in tutto ciò che fanno che spesso riescono a disarmarti

ciascuno di loro ha cucinato qualcosa di tipico, anche gli uomini... un ragazzo è arrivato insieme ai genitori, in visita dall'India

mi sono quasi commossa quando ho notato l'attaccamento e l'affetto profondo tra genitori e figlio! I genitori hanno partecipato entusiasti e mentre il figlio stava raccontando alcuni episodi esilaranti è successa una cosa stupenda: il padre ridendo si è alzato, è andato a sedersi accanto a suo figlio e lo ha preso per mano... credo che il mio cuore abbia scattato una fotografia in quel momento

tutti insieme come una grande famiglia abbiamo mangiato, cantato (con sfide imbarazzanti di karaoke) e riso di storie sull'India che lette in un libro perderebbero probabilmente l'ingrediente principale, ossia la voce, la risata e le espressioni sul viso di chi le racconta

sono rimasta senza parole (e senza voce dopo aver cantato "dancing queen")

perché bastan poche briciole... lo stretto indispensabile... eh sì. e il Libro della Jungla non viene citato a caso in quanto opera di uno scrittore britannico nato in India

forse era proprio questo che l'autore voleva trasmettere... questa storia raccontata come l'ho ascoltata io ieri

e così il mio desiderio di riempire la valigia dello stretto indispensabile per andare a vedere con i miei occhi quello che ho assaporato ieri, è cresciuto a dismisura

ciò che ho maggiormente apprezzato è l'aver imparato che il cibo indiano va mangiato con le mani, perché è così che i sapori sanno meglio esprimersi

mi è stato persino detto che ovviamente il cibo risulta più saporito se non ti sei lavato le mani! ahah... come si suol dire... il segreto è nella salsa.

Saturday, August 27, 2011

I'm the pain u tasted


sometimes I feel I have this man inside my head, playing this song

and I like it.

Thursday, August 25, 2011

Wednesday, August 24, 2011

kisses in the air

progbably for the very first time in four years it's so hot in Germany that I am melting

and when the temperature gets warmer, it has an immediate impact on society

visible changes on people's faces

everyone sweating exhausted but glowing happy

they sit in the sun eating as fast as possible an ice cream, which ends up on their red dress anyways

they walk with that summer expression

in their summer shoes, clothes and happiness

in those summer thoughts

and they get a kiss blown by the guy passing on his bike

if Germany was always like this... I could totally fall in love with it

if.

just give me a call..




I'm gonna go go goooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tuesday, August 23, 2011

Monday, August 22, 2011

a penny for ur thoughts.

I threw a coin in the water, following the tradition


now I just have to wait and see what happens...


and it's pretty obvious when I say I threw a coin in a fountain, that is not what I did


because I believe in such things, the same way I believe in fortune tellers


tell me a story and I will like it


but if u don't mind I will decide the way it goes on, I will move mountains to make it happen



but one part is true


now I have to wait...


I saved that coin and I gave it instead to a singer on the street


he was singing this one and smiling





polishing


this one was always on the radio... and our friend Uemit totally fell in love with it... I dunno what is it about but I like it :)

non sai se piangere o provare a scherzare


Metti un periodo buio, lì senza amore
in cerca di una notte fatta per bere
e fai di tutta la tua vita un bicchiere
e aspetti un'alba che ti porti a dormire.
Ed è malinconia,
ti segue per la via,
ti lascia dopo un'ora,
ma tu sai che torna ancora.

Metti un amico che ora deve partire,
probabilmente non si fa più sentire:
non sai se piangere o provare a scherzare,
non dici niente e hai mille cose da dire.
Ed è malinconia
a farti compagnia,
ti da sempre ragione,
ma in cambio poi chissà che vuole;
ed è malinconia
un'ora che va via
o un anno da scordare, da soli in fondo ad un locale.

Metti che un giorno all'improvviso per strada
ti chiedi se è soltanto questa la vita,
parli una lingua che per gli altri è sbagliata
anche restando a cento metri da casa.
Ed è malinconia
amica o no che sia
è quello che ti resta quando il mondo non ti basta;
ed è malinconia
ed è periferia
è l'unica che sente se stai male veramente.

Metti che adesso, dopo tante parole,
dietro la porta che ti aspetta è l'amore
cosa puoi fare, era già tutto previsto
in fondo è chiaro noi viviamo per questo.
Metti che il mondo per un mese o un istante
di te si scordi quasi completamente,
le sere che a casa, solo da cane
mangi qualcosa tanto per non morire.
Ed è malinconia
di tutti, un po' anche mia
è l'unica che aspetta quando il tempo va di fretta;
ed è malinconia
con sé ti porta via,
è un treno un po' incantato
che prendi solo se hai sbagliato.

I paint a picture of the days gone by..

Sunday, August 21, 2011

symbols

there's always a tendency of attributing a meaning to events, dreams, numbers... it's like, even if we know it and we don't believe in it, still, here and there, we do give a thought

I have been giving a thought about the dream I had, symbolically related to "the fear of the loss of a person"

I have been giving a thought about that fire, the way it was burning, burning certain memories down and warming up some others, relighting a fire inside.. it is very difficult to start a good fire and it's not easier to keep it up

stupid little things, or maybe not, more the result of something we are trying to focus on, trying to achieve, it's like it's right there, but we are still stuck and stare what's going on, simply scared of doing something too fast, like, maybe, we did in the past

the desire of holding on on something before it's too late

and then it comes the voice of those who say "it's never too late"

most of the time that is true, but I realized one thing... I heard some words which some years ago would have had a huge meaning and now, somehow they are still important, I loved them and appreciated them, but... was it maybe too late?

I believe the answers will all come clear at some point

I guess the truth behind "it's never too late" depends more on the effect it has on people. If it happens at the right time it has the effect u wished for, if it happens out of that time, it still has an effect, but maybe a slightly different one

because one significant element changed for good... and that is u, of course


Thursday, August 18, 2011

my doc is funny

I had to go to the doctor in the end

because on the way home back from Poland I got sick

it's a virus

a nice, cute, little friend hosted for a few days (I hope not any longer)

and I got prescribed codeine

ahah, wtf... guys, the opium party is at my place, is anyone game?


the perfect couple

it's most probably the one where the wife is blind and the husband is deaf... (m. de montaigne)


luckily, for those who are concerned, there is still place for exceptions.

e-mail and e-motion

my father sent me an e-mail with the lullaby he used to sing to me when I was a baby

it's actually, to be precise, the parody of that lullaby

that is SO my father

the e-mail, e-moved me.

Wednesday, August 17, 2011

Hallelujah (shrek song)



and a fire...

spunti di svista - ottava puntata

sono sempre più perplessa

ora che ho visto la Polonia con i miei occhi, stento a crederci

il pensiero ricorrente in terra polacca è stato "riesce ad essere bella e assurda a volte persino peggio dell'Italia"

lasciamo stare il fascino del paese che vive ancora nel passato, con le casette nelle praterie, le bestie che girano come persone, i cavi della luce e del telefono usciti dal set di un film degli anni 50

perché è sempre innegabile che la campagna polacca e puzzosa di cacca di vacca che sia, rimane una bellissima realtà

ciò che comunque rimarrà impresso è il livello di vodka che i polacchi riescono a raggiungere senza finire in coma etilico, la loro voglia di festeggiare (davvero senza precedenti) e la loro... italianità

sì. ho trovato i polacchi come veri e propri italiani nel rapporto uomo/donna (dettagli a seguire) e italiani della peggior specie nei lavori pubblici

se tu vai a comprare il biglietto del treno e non parli polacco, l'impiegata delle ferrovie piuttosto ti dice che non esiste il treno che devi prendere, ma sbattersi non è il primo dei suoi pensieri. la frase con cui tutti, ma proprio tutti, si tirano fuori è "deve andare dal collega". sì io dal collega ci vado, ma il collega dello sportello accanto mi ha tirato giù la tenda in faccia... quindi cosa faccio?  "do u speak english?" ovviamente no. "sprechen Sie Deutsch?" sì, ma fingo di non capire per non sbattermi. salvata inverosimilmente utilizzando una parola russa... (e purtroppo non sto scherzando) ... где " che sta per "dove"

vaaaa bene. ma non è tutto. mentre come una trottola scendo da un treno e cerco di decifrare i cartelloni rotti per saltare sul treno giusto che mi porti a casa... mi viene la strana idea di chiedere aiuto. chiedo aiuto ad un ragazzo che guarda i cartelloni. mi risponde in inglese e io credo che sia un segno del cielo. invece in Polonia conviene diffidare a priori, anche se è brutto farlo. bene, il piccolo aiutante di babbo natale, altri non era che quel weirdo del cazzo che tu speri di non incontrare mai. e ovviamente a chi mi rivolgo nella disperazione? proprio a lui. il mio magnete per i minchioni è sempre ON. dunque, il tizio finge di volermi aiutare ma in realtà non fa che farmi perdere tempo e correre verso un treno sbagliato, che ho quasi preso, che altri non era che il SUO treno. nuove tecniche di abbordamento polacche: fingere di dare informazioni ad uno straniero per portarlo invece a casa propria... quando mi sono accorta di essere solo caduta nella tela del ragno ho preso la mia valigia con scatto felino ed agile mossa e ho corso con il cuore in gola per non perdere il mio treno di merda che mi riportava al confine con la Germania... che non è certo casa, ma almeno ha i cartelli scritti in una lingua che posso decifrare e se chiedi informazioni puoi stare certo che la persona non voglia abbordarti... non avrei mai pensato di dirlo, ma in quei momenti apprezzi il distacco crucco.

insomma.

mentre volo agilmente, aka come un pollo alato, verso il treno, riesco a salire appena in tempo. in un bagno di sudore. paonazza. e con la gonna incastratasi nella valigia e magicamente sfilacciatasi notevolemente. modello pubblicità della Martini (credo...) ve la ricordate? dove la tizia si alza, il vestito è incastrato nella sedia ma lei troppo figa continua a camminare e rimane con le chiappe al vento. ecco. diciamo che però di sexy non c'era nulla. solo tutto l'imbarazzo del mondo. e la gonna rotta.

finalmente mi siedo in treno. dove mi prende un attacco di tosse che non termina mai più. sto appunto tossendo ancora adesso. sono riuscita nell'impresa. l'impresa di ammalarmi. (scoprendo solo oggi che si tratta un bellissimo virus...)

ma non credo sia stata la corsa. forse il bagno prima nel lago e poi nel Mare Baltico, considerati il vento e le temperature decisamente non tipiche di Agosto... un bel biglietto per l'influenza. biglietti preeeegoooo!!!! (più celere del biglietto per Dresda, anyways...)

una telefonata e una risata raccontando i dettagli dell'accaduto, cambiano repentinamente lo svolgersi dei fatti... quasi a dimostrarmi che in fondo, la ruota gira e non sempre ti schiaccia le dita mentre gira...

quando giungo finalmente a Berlin e mi sembra di essere tornata alla civiltà dopo una lunga assenza... noto che c'è un treno per Dresden che essendo in ritardo, capiterebbe proprio a fagiolo per me... tutti si ammassano a causa del ritardo. nella folla mi viene in mente di salire e fregarmene che il mio biglietto non è adatto ad un treno ad alta velocità.

stanca. puzzolente. malata. ingannata. volevo solo tornarmene a casa mia. pronta a giocare la carta del "io proprio non lo sapevo, se crede, mi butti pure dal treno in corsa". prima fermata Dresden. biglietto per Dresden. per favore. abbia pietà.

l'omino mi trova. convalida la corsa e mi dice persino che più avanti c'è un posto. e mentre penso a quanta sete ho (perché tossire secca tutte le fauci fastidiosamente) ma che non posso mollare il bagaglio per andare al vagone ristorante... ecco. ecco che arriva il carretto delle bevande. sono così in riunione con il cosmo che decido persino di regalarmi un taxi per andare a casa.

non so se si possa chiamare happy ending. ma guardando ai momenti trascorsi, alle risate intorno al fuoco, al "sì" davanti all'altare, e a me... che non lo sapevo affatto, ma a quanto pare sono il tipo che si commuove ai matrimoni...

era tutto, ma proprio tutto, totally worth it.




Tuesday, August 9, 2011

spunti di svista - settima puntata

Diciamo che fino ad un certo punto era stata una giornata normalissima. Tra nubi, pioggia e sole che si alternano sorridendo e prendendosi gioco di tutti noi incastrati in città. Il vento che ti spettina la frangetta. Non importa quanta cura avevi riposto nel renderla simmetrica. Inutile perdita di tempo.

Bene. La buona notizia è che la paziente che doveva arrivare alle 17, orario che sinceramente evito per svariate ragioni: 1. che palle, 2. ho fame, 3. e se parla per quattro ore?, 4. e se è una serial killer e tutti quelli dell'istituto se ne sono andati?
insomma. tutte ottime ragioni

come dicevo la buona notizia è che la paziente delle 17 ha chiamato per anticipare alle 15,30. mi sei già simpatica!

in sala d'aspetto trovo questa ragazzona di due metri, gentile, un po' in imbarazzo ma non troppo. è così fuori misura che improvvisamente mi sento piccolissima. per fortuna ci sediamo. ma anche da seduta mi sento incassata come una babbea in miniatura nella mia seggiolona.

tutto sembra filare liscio. a parte storie da toccarsi le palle. tumori al cervello in età giovanile e cose simili. ma dai? a me si è rotta un'unghia, vedi tu la vita.

poi improvvisamente si accende una lampadina strana. stranissima. sulla chiusura della conversazione la ragazzona mi fa una dura confessione, diventando rossa, rossa come qualcuno che confessa di aver fatto delle sconcezze nel letto dei genitori.

dimmi tutto gioia, non ti preoccupare!

ecco io... io compro i criceti e poi li ammazzo.


...

...

...

controlla le espressioni facciali. sfoggia la carta del "mmh mh". chiedile "perché?" senza dire "perché cazzo ti viene in mente di fare una cosa del genere??????????"

in supervisione mi consola solo una cosa. che lo sgomento non è solo mio. aaaah ecco.

Sunday, August 7, 2011

den Anker lichten.




oggi ho un magone grande grande nel profondo

vorrei riuscire a parlarne, riuscire a piangerlo fuori, vorrei che una magia portasse tutto al posto giusto

ma so che l'unico modo perché questo accada, è per mano mia

tocca a me fare ciò che è in mio potere per far splendere il sole

non saranno le lacrime, anche se a volte sono importanti

non saranno le paure, che comunque servono a capire

non saranno i ricordi, che nel bene e nel male non mi abbandoneranno mai

dipende tutto sempre e solo da me

devo solo radunare le forze e scendere in campo

la battaglia non si combatte da sè, i chilometri non si percorrono da sè, le città non compaiono all'improvviso da sè dove prima nulla si ergeva

è ora di levare l'ancora per salpare.

Monday, August 1, 2011

il mio gatto

il mio gatto ha un carattere singolare

a volte ti graffia e ti morde perché in fondo vuole giocare

sta a te riuscire a capire, prevenire o evitare

il più delle volte resto solo a guardare, non mi avvicino per non sbagliare

lo osservo dalla mia sedia senza forzare

continuo a fare ciò che sento di fare

eppure il mio gatto mi è venuto a trovare

si è avvicinato lentamente e senza fare rumore

è salito sulle mie gambe ed ha cominciato a fusare

spingendo con la testa sulla mia mano in richiesta d'amore

forse mi piace questo suo "comandare"

dove lascio a lui in fondo la libertà di amare

whatever.

this time I am not going to ask

this time I am just gonna stare

I need a spontaneous sign from u to know for real, if what I am about to do is the right thing to do

I need to learn this way of being, where I don't ask to be understood, I just let the chance out there

and accept whatever comes here.