Tuesday, January 31, 2012

spunti di svista - ventunesima puntata

potrebbero esserci delle involontare congetture

mi piacerebbe poter elencare i fatti senza il mio vissuto soggettivo, ma questo è impossibile

per ignote ragioni il mio bancomat continua a smagnetizzarsi. ultimamente il microchip è intatto, ma la banda si smagnetizza puntualmente. è ormai la quarta volta.
non nascondo la mia parte nella faccenda:
la prima tessera mi è caduta dalla tasca mentre correvo e l'ho bloccata immediatamente. la seconda tessera ha riportato un danno al microchip nonostante fosse sempre stata tenuta nell'apposita foderina, non funzionando proprio mentre dovevo effettuare un prelievo fuori città. la terza e la quarta tessera hanno smesso di funzionare dopo alcuni mesi mentre cercavo di fare acquisti. microchip intatto, banda sputtanata.

per l'ennesima volta sono andata da Sparkasse e ho esposto il problema. non avendo praticamente nemmeno usato l'ultima tessera che, a neppure 30 giorni dalla consegna, ha smesso di funzionare correttamente, ho chiesto se davvero non ci fosse nulla che la banca potesse fare per rendere le tessere più resistenti.

va detto che ho altre tessere che non hanno riportato gli stessi problemi. va detto anche che ad ogni nuova tessera io pago la consegna del nuovo prodotto. quindi insomma, a parte la rottura di cazzo, la cosa snerva perchè oltre al danno mi becco pure i costi. insomma... questa volta però credo di essere stata vittima di maltrattamento.

sono arrivata nella filiale accanto al mio ufficio dove ormai le commesse mi conoscono.

mercoledì mi ha servito una delle colleghe che mi conosce sicuramente di vista, ma che non mi aveva mai servita.

immediatamente il suo tono ha iniziato a piacermi poco. dopo averle presentato il mio disagio, senza avvisarmi di cosa stesse facendo, la donna ha ordinato per me una nuova tessera. dal momento che io in realtà avevo esplicitamente chiesto quali alternative fossero possibili e se fosse possibile fare presente alla banca che esiste questo problema, la donna ha replicato "questo problema non capita con altri clienti, evidentemente Lei fa qualcosa di dannoso alla Sua carta"

io non sono riuscita a credere alle mie orecchie.

per quanto ho imparato da qualunque lavoro ho svolto, questo tipo di affermazione non è ammissibile.

tralasciamo il suo tono che purtroppo non posso provare.

alla mia considerazione "non mi pare una frase gentile da dire ad un cliente incolpandolo di un malfunzionamente del servizio" la donna ha alzato il volume e ha risposto "non ho assolutamente detto niente di sgarbato, è che se la tessera non funziona è sicuramente perchè Lei ha dei magneti nella Sua borsa, quindi Le ho ordinato un'altra tessera"

alla mia domanda "e perchè non me lo ha detto? non voglio un'altra tessera perchè se non capiamo cosa non funziona il problema si ripresenta tra due mesi e io pago"

la donna insiste "che non voleva un'altra tessera doveva dirmelo prima"

io "non sta a Lei dirmi che cosa sta facendo per risolvere il mio caso?"

la donna "ha continuamente problemi con la tessera quindi sa esattamente cosa sto facendo al computer"

no dico, ma siamo impazziti?

io a quel punto sempre educatamente, ma credo solo perchè sconvolta dai modi ho detto "facciamo così guardi, cancelli l'operazione perchè voglio rivolgermi direttamente alla filiale dove ho aperto il conto e probabilmente chiudere il conto"

la signora senza mostrare alcun segno di mortificazione o dispiacere ha annullato l'operazione e offerto di darmi una copia del documento che aveva stampato

"Sì La ringrazio, gradirei una copia"

sulla copia vi era infatti il suo nome. con quel nome ho esposto una lettera di lamentela presso la filiale principale. ora io dubito che la donna passerà dei grandissimi guai, ma io spero che anche solo per cinque minuti si dispiaccia per se stessa per il lavoro di merda che svolge, perchè non esiste in nessun film, nemmeno se hai avuto una giornata pesante, trattare non solo il cliente, ma il prossimo, come se fosse uno stronzo.

io non sono stata sgradevole, ho pregato di ridimensionare i toni, senza successo. vuoi la guerra? e guerra avrai, ma non al tuo livello.

mi tratti a pesci in faccia perchè il mio tedesco non è perfetto (tono di sufficienza e arroganza di fronte alle mie imprecisioni linguistiche) e perchè non sono un grosso cliente?

bene, sentirai parlare di me che non sono nessuno quando tornerai al tuo posto di lavoro e verrai convocata per rispondere dell'accaduto.

quanto avrei voluto perdere la pazienza e dirti quel che ti meritavi. ma fare giustizia vuol dire non cedere alla tentazione di ripagarti con la tua stessa moneta.

sciocca è la gente che crede di calpestare il prossimo e passarla liscia. la gentile signora sarà infatti obbligata per prassi a porgermi le sue scuse personali.

e domani cambio banca.

Tuesday, January 24, 2012

spunti di svista - ventesima puntata

a volte penso che mi manca quella sensazione con cui veniamo al mondo

ci avevano avvisati sin dal principio che lentamente avremmo dovuto rinunciarvi

eppure è uno di quei noiosi avvertimenti che nessuno vuole ascoltare, perché c'è troppo da fare, troppo da sognare, per considerare "che ne sarà domani" di tante cose

uno nasce ed essere giovane e immortale è tutto ciò che conosce

perché si nasce così, non c'è scelta

veniamo incolpati perché troppo giovani per qualsiasi cosa e impariamo ad aspettare, a trasgredire l'attesa, quando riusciamo

e dentro non capiamo

che ad ogni passo in verità rinunciamo a quella sensazione

a quel passo che si fa sempre più svelto lasciamo indietro un pezzetto di eternità, di energia esplosiva, un pezzetto di infinito

quel passo sempre più incalzante disegna attorno a noi le linee della realtà

sempre più spesso ci accorgiamo della comparsa di quei tratti, di quei contorni, di quei limiti che un tempo non conoscevamo

di cui sentivamo parlare, tra le altre cose che poco ci interessavano

d'improvviso scompaiono quei sentieri che sapevano di casa, vorremmo voltarci indietro e ritrovarli, ma possiamo solo guardare avanti

e sentiamo che è dentro di noi che qualcosa si fa strada

la consapevolezza del tempo che solo in una foto riusciamo a toccare con mano, rendendo più lunghi alcuni attimi che non possono tornare

si apre quel varco della nostalgia, della malinconia, della triste verità

e quando quella sensazione di giovane euforia ci abbandona per sempre impariamo davvero il significato della vita stessa, dove nulla può essere dato per scontato e siamo noi a fare ogni differenza

non possiamo tornare ciò che eravamo, rivivere ciò che è stato riavvolgendo un nastro per poterlo gustare ancora

eppur non potendo riavere quella impagabile sensazione possiamo donarla alle vite che verranno

Monday, January 23, 2012

entering a new psychological field

I am getting rid of a lot of things, reorganizing the heavy baggage I carry around countries in order to make my moves faster and more effective

yes, I do dream of the moment I can pack my bags only for short vacations, but I have to accept that this is the result of my choices

I chose to replace a temporary missing flatmate, therefore my time to move on is coming soon


so going through all these things and reasoning what goes into my bags and what goes into a box to be shipped maybe back to Italy definitely frames this day as the day where I am entering a new "psychological field"

let the journey begin...





Sunday, January 22, 2012

and u won't know

I thought so many times to show up at ur door just to let u know that I exist

to respect others's decision I did not come to meet u

today u left for good

and u won't know

u died alone in a cold apartment, in the loneliness u created by urself ur whole life, pushing away all those who did not think the way u did

I am not sure if I am sad more about the way u passed away or the way u lived

the point is that not only u won't know

I also will never know.



may ur soul rest in peace.


Monday, January 16, 2012

14. this is NOT how I pictured my week end


digging backwards

I had to realize something about myself

I noticed that for some insane reason I like to re-watch series which I entirely know already

I am sure a lot of people do that

but the weird thing about me is that... not only I re-watch them... but I do it kind of backwards... I start from the last season and then go slowly back to the beginning (season 4, then 3, then 2...)

now, that is kind of strange

until u think that inside of me there is also a psychologist and... that is more likely what a psychologist normally does...digging, backwards

but even forgetting the psychology bullshit... this is what everyone does when meeting a person... u get to see everything from a certain season and then get to know what happened in between and not necessarily in a linear way




Sunday, January 8, 2012

spunti di svista - diciannovesima puntata

e così nuovamente mi accingo a lasciare il Paese

i soliti teatrini di sentimenti contrastanti

i giorni che non sono mai abbastanza, ma che per la convivenza tra le stesse mura sono anche troppi

niente che non si sapesse già

il solito magone

l'insonnia la notte prima della partenza

questa volta non solo non c'è nessuno ad aspettarmi all'aeroporto in Deutschland, ma non c'è nessuno a casa, nella ridente Dresda

c'è qualcuno di molto importante nel cuore, che è dove conta, ma non fisicamente a casa ad aspettarmi a braccia aperte

sarà quindi dura aprire quella porta, sgattaiolare in stanza prima di incrociare i miei coinquilini pieni di troppe domande, richiudere la porta della mia stanza alle mie spalle e... sedermi sul letto per riprendere contatto con un posto che, comunque, mi accingo presto a cambiare

la mia stanzetta è infatti prossima alla riconsegna al suo legittimo proprietario, che rientra da Monaco

e a me, a me resterà il dilemma se cercare una nuova stanza, dove, come e quando

perché in verità vi dico... io sto per farLO davvero.

e lo so che è da pazzi, ma ormai ho deciso e non me ne frega più nulla.

alcuni di voi avranno a questo punto raccolto tutti gli indizi necessari.

io ancora non svelo del tutto. parlerò molto presto. parleranno i fatti e le... immagini.

se qualcuno ha qualcosa da dire... che parli ora... o taccia per sempre...

bbuuuahahahhahahahahah

(risata fastidiosa e satanica mal riuscita).

Friday, January 6, 2012

they showed the movie we watched together and I missed u so much

bitter sweet

just finished a book

not a high literature master piece, but a nice book

I was sad when I reached my last page, because I enjoyed every bit and read it all at once (which never happens... I usually get bored at some point and drop a lot of books I start)

I had immediately this bitter sweet sensation, going along with the bitter sweet sensation of leaving Italy behind

I am sad. I am sad of going back to Dresden because I don't belong there anymore. Even if it's a transitional phase I lost my sleep thinking about being there taking care of certain things. When u don't miss a place, it's never a good sign. It means it's not ur place anymore.

Home was very good. Not a paradise anyways. There were some disappointing discussions, which made me feel more bitter than sweet. Nothing new though. People never really change for better. Neither I. Once I could have started to fight for this, I don't feel to fight for it anymore.

My stomach hurts but now I know it has nothing to do with flu and seasonal virus... it's me. It's all that has  been going on which makes me feel like this. Through difficulties to the stars.

Time to pack and go.

The only thing in my bag which keeps on making me smile is my happy thought: U.

Wednesday, January 4, 2012

u make me happy when skies r grey

it's raining and I don't mind

I'm happily reading a book in a couch-potato mode... and I'm loving it

I really needed this Italian pit stop to recharge batteries and to be sure that it's time to leave Germany behind for good

I apologize to all those friends who asked me about details of what's gonna happen... try to be patient, u'll have all the answers, very, very soon

;)

later alligators, the couch is missing me.

Sunday, January 1, 2012

fresh start?!

even if, like they wrote somewhere else, u don't need a new year to change ur life the way u want it

I most certainly closed some doors in 2011 which I am glad to leave behind

this year is the one where I am not going to look back

everything that counts will follow, the rest has been learned from and, for what it does not matter, gladly forgotten 

I don't need a fresh start, I am ready

I have my focus and it's very clear

goodbye!

PS u r surely going to think I am crazy. Yes I am and I never pretended neither wanted to be normal anyways. Luckily enough I am a good crazy one, crazy about Life.