Sunday, January 6, 2013

ready (or not).

non si sa come sia successo

eppure è arrivato il 2013

appena due settimane fa sedevo in questa stessa caffetteria, la valigia era pronta per andare a casa.. e in men che non si dica è già tutto nel passato, nel cuore sempre vivido, ma tutto ormai nel passato

sapevo che mi sarei sentita esattamente così e per questa ragione ero un po' titubante nel tornare a casa

il jet lag è stato devastante

mi sono aggirata come uno zombie durante il giorno e come una cavalletta nella notte

mille pensieri, paure, ricordi, emozioni contrastanti

un prezzo ridicolo tuttavia di fronte al poter riabbracciare la mia mamma, la mia famiglia tutta, e alcuni amici cari

è facile dimenticare quanto abbiamo bisogno dell'abbraccio delle persone importanti, del loro affetto, delle loro parole. nessuno al mondo può sostituire la potenza di questi piccoli gesti immensi

quando sei lontano ti costringi a dimenticarlo, per non stare male, per convincerti che ce la fai anche da solo in questo mondo

e quasi ci credi

per fortuna poi scopri che ti sbagliavi e versi quelle lacrime che non ricordavi nemmeno più di poter versare per coloro che contano

il rientro è stato strano

agrodolce

tanta strada da fare. le scarpe comode ci sono. quelle meno comode per osare dove osano le aquile sono comunque in borsa.

ready to go.

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