Sunday, January 27, 2013

Poezzia #9

il calice rumorosamente cadde al suolo
cospargendo il tutto di tante piccole irregolari gemme
che come ferite di vino insanguinate
interrompevano un lungo inspiegabile silenzio

lasciate che risplendano nella notte
senza essere toccate

chiunque dovesse avvicinarsi
ne porterà il segno.

spunti di svista - trentaquattresima puntata

avvolta nel mio asciugamano blu con la faccia ricoperta di una maschera pseudo elisir di bellezza che sembra rigurgito di gatto

colgo finalmente l'occasione per mettere mano ai miei spunti di svista

ultimamente parecchie riflessioni sono rimaste nella mia testa

un po' per pigrizia

un po' per paura di doverle effettivamente dire ad alta voce

la verità è che sono stufa

stufa del genere umano. salvo rare, rarissime eccezioni

qui, e mi ci includo anche se sto cercando di migliorarmi, qui tutti sono così presi dalle loro faccende e dal mondo che ruota solo intorno a loro che non si accorgono di essere diventati (o forse di essere sempre stati) mostri egocentrici, noiosi, lamentosi e incapaci di ascoltare il prossimo

qui è tutto un Io Io Io

gente che ti chiede del tuo week end solo per poi propinarti storie del proprio week end

e se a me per esempio del tuo week end non me ne fregasse un cazzo?

gente che se gli racconti che hai avuto l'influenza ti fa l'elenco di quante volte hanno vomitato loro

e se per esempio la mia fosse stata solo una frase che finiva lì e non una gara a chi ha vomitato di più?

ma qui infatti è tutto un I-phone I-pad I-prot che rispecchia bene questa società intorno all'Io Io Io

forse me ne vado in giro blaterando cose che dicono i santoni o i rincoglioniti, ma sono un po' annoiata

annoiata dai discorsi di queste persone, sempre gli stessi. incentrati su tutto ciò che non va, ciò che non hanno, ciò che li ha fatti arrabbiare o soffrire... mai un grazie, uno scusa, un "minchia che bello vederti e averti nella mia vita". incapaci di cogliere la magia nelle piccole cose.

tutti troppo intenti a giocare al "look at me look at me look at me"

ma finitela.

la vita è un grandissimo puttanaio, accadono cose assurde, alcune belle, molte altre tremende.

prendi, incarta e porta a casa

respira, cazzo, respira

ridi, salta, gioisci, chiudi gli occhi, annusa, tocca

vivi.

e piantala di tediare il mondo con il tuo Ego. Fai un regalo al mondo e a te stesso... guarda più in là del tuo fottutissimo naso.

ora me ne vado allo zoo. dove chi non lo merita vive dentro ad una gabbia.

Sunday, January 6, 2013

ready (or not).

non si sa come sia successo

eppure è arrivato il 2013

appena due settimane fa sedevo in questa stessa caffetteria, la valigia era pronta per andare a casa.. e in men che non si dica è già tutto nel passato, nel cuore sempre vivido, ma tutto ormai nel passato

sapevo che mi sarei sentita esattamente così e per questa ragione ero un po' titubante nel tornare a casa

il jet lag è stato devastante

mi sono aggirata come uno zombie durante il giorno e come una cavalletta nella notte

mille pensieri, paure, ricordi, emozioni contrastanti

un prezzo ridicolo tuttavia di fronte al poter riabbracciare la mia mamma, la mia famiglia tutta, e alcuni amici cari

è facile dimenticare quanto abbiamo bisogno dell'abbraccio delle persone importanti, del loro affetto, delle loro parole. nessuno al mondo può sostituire la potenza di questi piccoli gesti immensi

quando sei lontano ti costringi a dimenticarlo, per non stare male, per convincerti che ce la fai anche da solo in questo mondo

e quasi ci credi

per fortuna poi scopri che ti sbagliavi e versi quelle lacrime che non ricordavi nemmeno più di poter versare per coloro che contano

il rientro è stato strano

agrodolce

tanta strada da fare. le scarpe comode ci sono. quelle meno comode per osare dove osano le aquile sono comunque in borsa.

ready to go.