spunti di svista - quinta puntata

questa volta non ho fatto nessuna gita in un qualche paese impronunciabile dei dintorni

stavolta ho fatto una gita verso casa, a Dresden

camminavo nei miei stivali italiani che attirano tanto l'attenzione dei passanti, perché sono proprio dei bellissimi stivali e soprattutto sprizzano italianità da ogni poro
in america le persone ti fermano per chiederti dove li hai comprati e gridano "figures" quando si sentono rispondere "Italy"
a Dresden la gente fissa, pensando di non essere vista, e appena si accorge di essere stata vista, finge vaga indifferenza
manco stessimo giocando a 1, 2, 3 stella... in quel caso, ragazzi... avreste perso tutti!

che voglia di giocare a mago libero o a nascondino... che poi mi ricordo dal ridere mi scappava sempre la pipì e mi scocciava rientrare in casa per farla... fu così che imparai a farla nei cantieri di Garbagnate Milanese... quando non vi erano altro che campi attorno a noi

comunque, mi si è scaldato il cuore mentre tornando a casa ho trovato tre bambine che giocavano all'elastico! sì! all'elastico! "entro, pesto, entro pesto, allargo, stringo ed esco... me-la, pe-ra"

oddio

in tedesco suonava tutto tipo "eins zwei drei banzai"

però ho avuto uno di quei flash profondi. e anche un po' dolorosi, perché tra meno di una settimana sono 29. ultimo giro di boa... eeeeh sì, la vita è fatta di scale e nessuno ti avvisa che in cima alla scala ci si arriva con la barba e i capelli bianchi... anzi, avvisare ti avvisano anche

il problema è che non ci si crede mai.